domenica 1 marzo 2020

E ADESSO TROVATI UN LAVORO!

A te che mi conosci e che sai già di cosa sto parlando. A te che invece non hai avuto l'occasione di leggere le mie parole quando nel 2012 questa pubblicazione ha visto la luce. 

In principio fu un libro, il mio primo libro, dove presa dall'isterismo della ricerca del lavoro mi sono messa ad analizzare ogni singlo passaggio fatto fino a quel momento di incredibile insuccesso. Ero di nuovo disoccupata. E allora via con una lunga lista di nomi, visi appuntamenti, delusioni e piccoli successi. Fino a quando nella mia vita si è presentata una compagna inaspettata che mi ha completamente stravolto la visione delle cose. 

"E adesso trovati un lavoro!" rinasce il 29.02.2020, complice Giovane Holden Edizioni che per la terza volta sceglie di accompagnarmi nel mio lungo viaggio nella scrittura. 


Cercare un lavoro è un lavoro. Cercare il primo lavoro, spesso, è una tragedia. Professionisti o pseudo tali accolgono spauriti e innocenti candidati, inesperti nella gestione di un colloquio e privi di conoscenze su ruoli, titoli e normativa del lavoro, senza mostrare alcuna empatia. Sopravvissuti a scuole superiori, università e corsi di specializzazione, si preparano al salto nel mondo del lavoro alla ricerca di uno stipendio decente e possibilmente di un contratto stabile. Ma è davvero questo che li porterà alla felicità? Ha senso combattere così tanto per un contratto a tempo indeterminato? Perché alla fine, quando meno te lo aspetti, e soprattutto quando credi di avercela fatta, realizzi che tutto è cambiato e, inconsapevolmente, sei proprio tu la causa di quel cambiamento. Non c'è nemmeno il tempo di festeggiare perché inizia una nuova battaglia. Paola Montanari racconta, con una verve ironica e dissacrante, la sua esperienza di giovane laureata alla ricerca di un lavoro, preferibilmente compatibile con il suo piano di studi. Sarebbe però semplicistico etichettare "E adesso trovati un lavoro!" come un pamphlet di (dis)avventure capitate a una ragazza che come tante affronta il mondo del lavoro sperando in qualcosa di sempre più bello, vivendo momenti di grande allegria alternati a momenti di profonda tristezza. È anche la testimonianza di una giovane donna che non si arrende, né di fronte al precario mercato del lavoro né soprattutto di fronte a una malattia invalidante quale può risultare la miastenia grave”

Buona (ri) lettura.
PAOLA


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SELEZIONE NATURALE



A te che mi hai trovata  su google tra una parola chiave e l'altra, per caso; a te che mi hai cercata perchè mi hai incorociata da qualche parte e volevi saperne di più; a te che che negli anni mi hai seguito e per tutta la gestione di questo blog hai riso insieme a me. 

Questo non è un nuovo post sui miei affascinanti candidati, bensì sul proseguo della mia avventura da scrittrice. "SELEZIONE NATURALE" nasce da un percorso di approfondimento nella sceneggiatura per cinema. Cercavo una scrittura creativa diversa che mi facesse esplodere di nuovo il cervello e devo dire che ci sono riuscita.  Il soggetto della mia prima sceneggiatura è nato così, con il racconto di 14 giorni in 50 pagine che Giovane Holden Edizioni ha scelto di pubblicare nella forma di un racconto lungo inserito nella collana Spesso Sottile, nata per curare la fobia del libro mattone. Così non ci saranno più scuse per nessuno, tocca leggere. Tiè. 



"Deanna è una giovane donna manager che si occupa di selezione del personale da avviare al lavoro.Il suo è un mondo forse a-reale, costruito sui pilastri della libertà, della indipendenza, della intraprendenza, della perseveranza, della fiducia, della fatica e soprattutto dell’amore.Vive con Frank, che lavora nel settore della finanza, senza orari, senza un ufficio vero e proprio ma con un conto in banca a cinque zeri.Sono una coppia brillante, di successo, poco amante delle feste. A un certo punto però si insinua il desiderio di un figlio, così davanti a una bottiglia di champagne si promettono di darsi tempo un anno o arriva questo figlio oppure non è destino ed è inutile perseverare.In un intreccio di relazioni famigliari, lavorative e d’amicizia guidato dal fato, sei personaggi femminili in cerca di una risposta si incontrano e ci provano, ci provano davvero. Sarà il principio della Selezione naturale l’unico regista del loro destino: che lo vogliano o meno il loro disegno si compirà come stabilito."




Spero vi piaccia. 
Un bacio.

PAOLA





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giovedì 30 luglio 2015

SELFIE TRA LE RIGHE

Il mio percorso professionale ha fatto si che questo blog non potesse andare avanti. Ma la mia avventura da scrittrice non si è fermata e nel mese di luglio sono riuscita ad aggiungere una pubblicazione al mio curriculum letterario.

Vi presento "SELFIE TRA LE RIGHE", mio libro n.2, edito dalla Giovane Holden Edizioni. Argomento decisamente diverso dal libro n.1  "E ADESSO TROVATI UN LAVORO!", con una struttura snella, veloce, empatica, in cui riconoscerete un milione di emozioni. "Selfie tra le righe" nasce da immagini ricevute o scattate in prima persona che sono riuscite a descrivere in modo completo episodi felici, simpatici, tristi e fondamentali della mia vita. Ho deciso di condividerle con voi, il mio pubblico, sapendo che nella mia ordinaria quotidianità ci rispecchiamo in molti, senza però utilizzare le fotografie originali per lasciare spazio alla vostra immaginazione. Fate correre la mente visualizzando scatti personali, quelle immagini che portate nel cuore e che ricorderete per sempre.



 "Dove posso andare a produrre il mio principe azzurro? Esiste una fabbrica delocalizzata in Romania dove scegliere su un catalogo il mio prototipo di uomo ideale e ordinarlo, magari on line? Pacco pronta consegna per Miss Montanari, posta celere per favore che ho già pronta la cena!  Lo idealizzo, lo cerco in tutti gli uomini che mi passano davanti fino a quando scopro che stanno per diventare papà e te lo dicono con un’espressione così amorevole che sei anche contenta per loro, e contemporaneamente ti dai della cretina perché avresti potuto sfasciare una famiglia." 

Tratto da "Selfie tra le righe ", racconto " Un principe dai pantaloni azzurri", Giovane Holden Edizioni - Battitore Libero, luglio 2015.

Questa la pagina dedicata al mio nuovo lavoro su questo blog, questo uno dei tanti shop on line in cui potrete acquistarlo.

Grazie a  chi mi segue. 

PAOLA



sabato 25 ottobre 2014

E' tempo di fermarsi.

Se qualcuno me l’avesse detto …non avrei passato le mie ferie estive nel cercare di migliorare questo blog. Perché, dopo una parentesi di due anni, ho inaspettatamente ripreso  a lavorare nella selezione del personale.

Considerato che, scegliendo di pubblicare nome – cognome – fotografia –contatti  e riferimenti alla mia avventura da scrittrice, qui ci ho messo letteralmente la faccia, e considerato che lo stesso succede quotidianamente nel mio lavoro, forse ora mi devo fermare.

“Perché non richiamo?” è un progetto a cui tengo molto  perché mi ha dato la possibilità di esprimere quella parte ironica e cinica che per dovere di ruolo avevo messo a tacere. E per dovere di ruolo ritengo sia il caso, oggi, di rimetterla a tacere fino a quando non capirò se questo progetto può ancora svilupparsi parallelamente alla mia vita professionale.

Avrei potuto cliccare sul tasto “Elimina” per far scomparire tutti i contenuti e invece scelgo di lasciarli così, leggibili, perché io sono anche questo. Congelo i miei post fermandoli nel tempo, lasciando a chi vorrà la possibilità di ridere insieme a me. Da domani , contrariamente a quanto  predicato per una corretta gestione di un blog, non troverete più aggiornamenti. O forse uno… il mio secondo libro in uscita nella primavera 2015, altro grande impegno.

Nel frattempo vi saluto e vi ringrazio per l’affetto e l’interesse dimostrato nei confronti di chi ha provato a fare la differenza.


PAOLA

domenica 28 settembre 2014

Sei una pezza

A te che dopo aver inviato milioni di mail, aver telefonato almeno cento volte in ufficio e dopo l’ennesimo “Passi in filiale ad iscriversi” da noi ripetuto hai capito che forse era meglio venire in filiale di persona.

Appena entri ti riconosco: non ho mai visto la tua faccia ma distinguo bene la tua voce e probabilmente ho imparato a memoria il tuo numero di telefono perché, dopo diversi anni di vita passati al telefono con te, mi guardavo bene dal rispondere quando sul display compariva proprio il tuo numero.

Guardo l’orologio e sono le 14.30. Tra me e me decido di darti 15 minuti di tempo per formalizzare l’iscrizione ed andartene ,e per fare questo confido nelle mie capacità di gestione del pubblico.

Ti siedi e inizi a raccontare, per l’ennesima volta, tutto quello che mi hai già detto al telefono. Ti faccio capire che conosco la tua storia e non ho intenzione di perdere altro tempo ma non ci senti proprio, è come se stessi impersonando con ampie capacità teatrali il monologo del disoccupato disperato perfetto.

Non metto in dubbio la tua condizione, purtroppo è cosa comune. Ma non disporre del mio tempo parlando del nulla. Sei una pezza, in alcune parti d’Italia si dice anche torrone o gancio. Posso lontanamente capire perché nessuno ti richiama.

Esci dalla filiale alle 15.37.  Se torni ti presento fattura, giuro!

domenica 21 settembre 2014

L ‘inglese lo so

A te che dopo esserti iscritto alla nostra banca dati insisti a mandare il tuo Cv in risposta ad un’offerta dove, non serve nemmeno specificare di che ruolo stiamo parlando, è chiaramente scritto:
“Richiesta ottima conoscenza della lingua inglese per trasferte estere”.

Ti ho visto io e per quanto mi riguarda l’inglese non lo sai abbastanza. Ma tu imperterrito scrivi, chiami e passi dalla filiale fino a convincermi … ti metto alla  prova. Prendo un test di lingua livello base e un testo tecnico vicino ai contenuti essenziali per la ricerca aperta; per tua sfortuna io l’inglese l’ho studiato e questo tipo approfondimento mi risulta facile da gestire. Ti sto offrendo la possibilità di farmi capire che mi sto sbagliando, tu sai solo che ti ho convocato per fare due chiacchiere mirate alla selezione in corso.

Ti siedi sorridente e appena accenno al test di lingua cambi espressione. Non te l’aspettavi per caso?

Test di livello base: dieci minuti e me lo riconsegni. Testo da tradurre: quindici minuti e mi ridai anche quello. Poi prendi la porta senza dire altro.
Su 10 domande con risposta multipla sei riuscito a sbagliarne 9; il testo da tradurre… si e no hai fatto la prima frase, il resto l’hai consegnato in bianco.

Se tu sai l’inglese io parlo perfettamente il russo…DA.