lunedì 5 maggio 2014

Mi hai fregato

A te che invii una candidatura in risposta al mio annuncio web, porti avanti l'iter di selezione con me al tuo fianco fino al colloquio finale e firmi la lettera di impegno per l'assunzione.

Ci abbiamo messo 6 mesi per arrivare a questa proposta di lavoro: retribuzione nettamente migliorativa, azienda più vicina al tuo domicilio, possibilità di crescita coerenti con quanto da te cercato, azienda decisamente sana e con ottime prospettive future.  Tutto quello che potevi desiderare. Dicevi anche di essere insofferente all'ambiente di lavoro in cui stavi da più di sei anni. Il cliente è molto soddisfatto del mio lavoro tanto da complimentarsi per il risultato ottenuto. Io cammino a tre metri da terra perchè il mio orgoglio va nutrito di tanto in tanto. Abbiamo fatto bingo tutti.

Tempo 7 giorni e mi telefoni dicendo che non hai più intenzione di accettare l'offerta. Dici che dove sei hanno rilanciato, non così tanto come speravi ma qualcosina per darti il contentino, quindi non dai le dimissioni.
COSA? Sono sei mesi che corriamo tutti come i pazzi e tu stavi solo cercando un aumento di stipendio dall'azienda in cui stavi lavorando? 
Hai portato avanti questo gioco per arrivare ad avere un impegno scritto  che ti permettesse di contrattare con il tuo attuale datore di lavoro. Astuta e stronza. Non perchè nel mondo del lavoro queste cose non succedano quotidianamente, intendiamoci, ma perchè mettendo di mezzo me e la mia filiale hai fatto fatte una figura di m a tutti quanti. A te può anche non importare ma io devo rendere conto al cliente che "paga" e al mio capoarea che non vedrà nessuna fattura. 

Dovevi dirmelo, ti avrei aiutata comunque preparandomi a subire il colpo con altri nominativi utili. Ho creduto in te e tu mi hai fregato. Per colpa tua da domani sarò ancora più acida.

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