martedì 25 febbraio 2014

La mia Stagista

Nelle agenzie del lavoro come la mia c’è una continua richiesta di disponibilità ad ospitare stage universitarie e post laurea perché l’ambito delle Risorse Umane non è sperimentabile in così tante posti. E’ una realtà relativamente nuova e le aziende di media-piccola dimensione si appoggiano a servizi esterni per mandare avanti la gestione del proprio personale. 
 
Da parte nostra la disponibilità è massima, normativa permettendo, perché così la banca dati del futuro staff di filiale è sempre aggiornata e comprovata, in ufficio una mano in più non fa mai male così come un po’ di fresca compagnia.
Tu arrivi in un momento in cui io, tua tutor, non sto molto bene; sono in attesa per un intervento e nel frattempo cerco di fare quello che posso. Ti seguo dal primo giorno insegnandoti a sopravvivere, perché non sai nemmeno usare il telefono, nell’ufficio. A seconda della tua risposta e delle tue predisposizioni inizio a farti vedere parte del mio lavoro, fino a che mi accorgo che questo ruolo non fa per te. Chiamo il capo area insieme alla mia collega per capire cosa fare e giustamente mi viene detto che se mi devo accontentare di quanto hai capito e tenerti fino alla fine. Ok.

Vengo chiamata per l’operazione e mi assento per un mese mentre tu resti con la mia collega. Rientro contenta e quasi in forma ma tu hai cambiato completamente atteggiamento: preferisci mangiare sola, parli esclusivamente con la mia collega di cose importanti, cerchi di imporre decisioni sull’andamento della filiale etc… Ma che ti è successo? Manca un mese alla fine dello stage, penso io, per cui finirà presto. 

Qualche giorno dopo mi chiedi se è nostra intenzione assumerti e ti rispondo che di questo devi parlare con il capoarea. Detto fatto, aspetti che io me ne vada dall’ufficio e lo chiami. Chiaramente ti viene comunicato che al termine non ci sarà nessun contratto perché non sei portata per questo lavoro… tu sostieni che non sia vero. Pensi di essere più brava di me e della mia collega, sai mandare avanti da sola l’ufficio senza problemi e viene pure fuori che speravi che io non rientrassi più dopo l’operazione – e per questo sei anche cattiva – così il mio posto era tuo. Ti viene spiegato che nemmeno in quel caso ti avrebbero assunta quindi chiudi la telefonata un Vaffa stratosferico e scompari dalla faccia della terra.
 

Sei talmente brava da non aver nemmeno capito che ti ho insegnato si e no il 10% della nostra attività perché non eri in grado di fare altro e noi non facciamo beneficenza. Chiudere un rapporto così, seppur di stage, può portare conseguenze negativissime perché noi conosciamo tutte le aziende del territorio. Non ti abbiamo certo detto che non sai fare nulla, sicuramente in altri ambienti e con altre mansioni avresti potuto essere migliore. 

Ma a queste condizioni e con questo atteggiamento sei e rimani una grandissima stronza … non come una Responsabile di Selezione del Personale... come persona.

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