Nelle agenzie del lavoro come la mia c’è una continua richiesta
di disponibilità ad ospitare stage universitarie e post laurea perché l’ambito
delle Risorse Umane non è sperimentabile in così tante posti. E’ una realtà
relativamente nuova e le aziende di media-piccola dimensione si appoggiano a
servizi esterni per mandare avanti la gestione del proprio personale.
Da parte
nostra la disponibilità è massima, normativa permettendo, perché così la banca
dati del futuro staff di filiale è sempre aggiornata e comprovata, in ufficio
una mano in più non fa mai male così come un po’ di fresca compagnia.
Tu arrivi in un momento in cui io, tua tutor, non sto molto
bene; sono in attesa per un intervento e nel frattempo cerco di fare quello che
posso. Ti seguo dal primo giorno insegnandoti a sopravvivere, perché non sai nemmeno
usare il telefono, nell’ufficio. A seconda della tua risposta e delle tue
predisposizioni inizio a farti vedere parte del mio lavoro, fino a che mi
accorgo che questo ruolo non fa per te. Chiamo il capo area insieme alla mia
collega per capire cosa fare e giustamente mi viene detto che se mi devo
accontentare di quanto hai capito e tenerti fino alla fine. Ok.
Vengo chiamata per l’operazione e mi assento per un mese
mentre tu resti con la mia collega. Rientro contenta e quasi in forma ma tu hai
cambiato completamente atteggiamento: preferisci mangiare sola, parli esclusivamente con
la mia collega di cose importanti, cerchi di imporre decisioni sull’andamento
della filiale etc… Ma che ti è successo? Manca un mese alla fine dello stage,
penso io, per cui finirà presto.
Qualche giorno dopo mi chiedi se è nostra
intenzione assumerti e ti rispondo che di questo devi parlare con il capoarea.
Detto fatto, aspetti che io me ne vada dall’ufficio e lo chiami. Chiaramente ti
viene comunicato che al termine non ci sarà nessun contratto perché non sei
portata per questo lavoro… tu sostieni che non sia vero. Pensi di essere più
brava di me e della mia collega, sai mandare avanti da sola l’ufficio senza
problemi e viene pure fuori che speravi che io non rientrassi più dopo l’operazione – e per questo
sei anche cattiva – così il mio posto era tuo. Ti viene spiegato che nemmeno in
quel caso ti avrebbero assunta quindi chiudi la telefonata un Vaffa stratosferico
e scompari dalla faccia della terra.
Sei talmente brava da non aver nemmeno capito che ti ho
insegnato si e no il 10% della nostra attività perché non eri in grado di fare
altro e noi non facciamo beneficenza. Chiudere un rapporto così, seppur di
stage, può portare conseguenze negativissime perché noi conosciamo tutte le
aziende del territorio. Non ti abbiamo certo detto che non sai fare nulla,
sicuramente in altri ambienti e con altre mansioni avresti potuto essere migliore.
Ma
a queste condizioni e con questo atteggiamento sei e rimani una grandissima stronza … non come una Responsabile di
Selezione del Personale... come persona.
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